giovedì 6 giugno 2013

Allo stadio senza vergogna

Ora vi racconto che cosa ha fatto questa mamma. È andata fuori di matto. Si è alzata dal suo posto per raggiungere il gruppetto dei genitori della squadra avversaria e vincitrice del torneo. Ha messo le mani ai fianchi e si è piegata verso di loro iniziando a inveire come se al posto della bocca avesse un altoparlante super amplificato: «Siete delle merdacce come i vostri figli. Non meritavate il primo posto. Ci sono stati troppo falli e nessuno ha detto niente. Quel grassone del numero 4 ha quasi spezzato una gamba a mio figlio. Vi siete comprati il torneo? Dite la verità e vergognatevi. Merde! Fottutissime merde…». A questo punto c’è stata una timida reazione da parte di un’altra mamma: «La metta. Non è questo il modo di comportarsi. Si vergogni lei. Sono solo bambini e una partita si può vincere o perdere perché…». Non ha avuto il tempo di finire che mamma Tsunami le si è lanciata addosso con tutto il peso del suo corpo. È scoppiata una rissa generale tra alcuni genitori con pugni, calci, sputi e parolacce. È dovuta arrivare la Polizia locale per sedare gli animi, non senza difficoltà. Sono un papà nel pallone molto stanco. Ci aggiorneremo alla prossima seduta.

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