lunedì 28 agosto 2017

Aiuto! Abbiamo cresciuto dei superboys

Cari amici di terapia, sono un papà di un ragazzo che gioca a calcio. Il periodo estivo è terminato e adesso non resta che attendere l’inizio delle lezioni scolastiche. Come ogni anno, però, la prima cosa che richiama all’ordine i nostri figli sono le sessioni intensive di allenamento in vista della nuova stagione calcistica. 
I bambini sono cresciuti tanto e, qualcuno nel periodo estivo ha perfino esagerato arrivando ad alzarsi anche di 7 centimetri in poche settimane. 
Questa generazione continua a sorprenderci. La squadra di Luca all’esordio come Giovanissimi è, infatti, formata da ragazzi che hanno tra i dodici ed i tredici anni, un’altezza media di 1.80 centimetri e una corporatura quasi da atleti professionisti, indipendentemente dalla statura dei genitori che spesso sono tendenzialmente più “short”. 
A volte ci piace pensare di aver cresciuto dei “superboy” aspiranti calciatori professionisti. In ogni modo, se chiusa la parentesi estiva l’attività lavorativa riprende gradualmente e per la scuola bisogna ancora attendere ancora qualche settimana, il calcio non perdona. Si inizia subito e a ritmi altissimi. (continua)

martedì 1 agosto 2017

Calciare in vacanza senza pensieri

Una delle cose belle dell’estate è guardare tuo figlio giocare a pallone in spiaggia senza pensieri, senza il peso della classifica  e di tutto il circo della stagione lasciata alle spalle. È il momento di intimità tra i ragazzi e il loro pallone, tornano piccoli e calciano liberi solo per giocare e divertirsi. Non devono segnare a tutti i costi. 
E in questi momenti di assoluta libertà mentale riescono a fare con il pallone cose incredibili, danzando con la sfera e mostrando una tecnica incredibile. Sono capaci di fare tutto e bene. 
Sono i bravi i mister che riescono, sempre nel rispetto delle regole e degli schemi, a mantenere durante la stagione calcistica, anche a piccole dosi, questa leggerezza che alla fine in campo fa la differenza e in positivo. È vero. Non bisognerebbe mai dimenticare che il calcio è prima di tutto un gioco di squadra, impegnativo ma che deve restare divertente. Cari amici di terapia vi saluto, buone ferie, alla prossima seduta.