lunedì 27 ottobre 2014

Le prime distrazioni giovanili

Molti dei giocatori della Soccer Kids sembrano più grandi della loro età. Luca e altri suoi compagni sono alti e impostati, tanto che spesso in occasione delle partite si è costretti dai dirigenti delle squadre avversarie a tirare fuori i documenti per dimostrarne l’età. Spesso i ragazzi diventano altissimi, indipendentemente dalla corporatura e dell’altezza dei loro genitori. La loro voce è ancora quella di bamboccioni ma iniziano a manifestare voglia di autonomia, le prime uscite con i compagni di squadra o di classe (che a volte coincidono). E spesso si lascia fare ma senza esagerare perché, come ben sanno i diretti interessati, hanno scelto uno sport che richiede tanti sacrifici, per evitare di avere poi effetti negativi durante gli allenamenti o peggio durante le partite. Oltre il pallone, però, c’è vita, le storie singole e diverse di ragazzini che crescono, bombardati da migliaia di informazioni e stimoli anche grazie alla diffusione delle nuove tecnologie. (continua)

mercoledì 22 ottobre 2014

C’è vita oltre il pallone?

Ciao mi chiamo Greg e sono il papà di un bambino che gioca a calcio. Cari amici di terapia la domanda che vi voglio porre in questa seduta è "se c’è vita oltre il pallone".  In questi anni ho seguito Luca passo dopo passo nella sua attività sportiva tanto popolare quanto impegnativa. Mi ricordo quando a cinque anni ha iniziato a correre dietro un pallone frequentando una volta a settimana un tranquillo corso di babycalcio, per poi passare a diverse società dilettantistiche nella categoria piccoli amici e adesso in quella dei pulcini. Il tempo passa è il cervello di noi genitori è così assuefatto dal circo del calcio che spesso dimentica che dietro al pallone c’è il nostro pargolo, che nel frattempo è cresciuto diventando un ragazzino. Iniziano anche a manifestarsi con largo anticipo i primi sintomi critici della pre - adolescenza. (continua)

domenica 19 ottobre 2014

In tribuna camomilla per tutti

Nella prima di campionato la Soccer Kids ha segnato 12 goal. L’altra squadra solo uno. Non si faceva in tempo a elaborare un’azione vincente che la rete si gonfiava di nuovo. Io e gli altri genitori eravamo a gongolare come dei bimbi che entrano in una stanza piena di giocattoli. Diversa ovviamente la reazione dei genitori della squadra avversaria. Sono rimasto colpito in particolare da uno di loro, un tipo magro come un’acciuga ma particolarmente energico. Attaccato alla rete ad ogni goal della Soccer bestemmiava e prendeva furiosamente a calci un bidone dell’immondizia. Un calcio tira l’altro e alla fine il bidone si è rotto facendo schizzare il contenuto ovunque. Ognuno reagisce come gli pare, ma in certi casi non guasterebbe diminuire le dosi di caffeina e iniziare a ingurgitare litri di camomilla. Ci aggiorneremo alla prossima seduta. 

domenica 12 ottobre 2014

Non va bene vincere facile

La prima di campionato i ragazzi della Soccer Kids l’hanno vinta senza fare troppo sforzi. In un summit dei genitori è emerso che il calendario deciso dalla federazione non sembra particolarmente impegnativo. È la cosa più deleteria perché la squadra “pensando erroneamente di vincere facile” tutte le partite, abbassa la concentrazione e scende in campo svogliata, senza una valida motivazione. Al contrario le altre, come spesso è accaduto in passato, contro la forte Soccer Kids si giocano sempre la partita della vita, mettendoci fino all’ultima goccia di sudore la testa, il cuore e le gambe. Il rischio è quindi che una partita sottovalutata si risolva poi con un pareggio o peggio con una sconfitta. Niente di grave, ci mancherebbe. Ma basta poco per fare accendere nel cervello bacato di molti genitori la spia rossa dell’allarme.

domenica 5 ottobre 2014

Fase della perplessitudine

Ciao mi chiamo Greg e sono il papà di un bambino che gioca a calcio. Sono terminati i tornei di preparazione al campionato ed io non mi sento molto bene. È la fase della “perplessitudine”, quella in cui mi chiedo chi sono, dove sto andando e soprattutto perché mi trovo almeno tre volte a settimana in un campetto di calcio disperso nel profondo nord a incitare ragazzini che corrono dietro il pallone. La nuova formazione della Soccer Kids di Luca sta completando il rodaggio, torneo dopo torneo, amichevole dopo amichevole. Nuovi e vecchi si stanno integrando alla perfezione anche per merito di Adriano, il nuovo allenatore che sembra molto caparbio, preparato e soprattutto capace di motivare la squadra. C’è anche stato il fischio di inizio del campionato autunnale. Niente da fare. Altro giro, altra corsa. Stringiamo i denti e andiamo avanti. (Continua)