martedì 9 luglio 2013

Non fermarsi mai

Ci sono quelli che dieci mesi di dosi massicce di calcio non bastano. In questo periodo il figlio si è allenato due volte a settimana indipendentemente dalle condizioni atmosferiche (e spesso anche di salute) e ha giocato oltre 50 partite girando come una trottola nei campi di tutta la provincia. Il loro ragionamento: siccome “mio figlio” è un potenziale campione è giusto che trascorra qualche settimana estiva in uno dei tanti costosi campi organizzati dalle società calcistiche, da quelle più blasonate a quelle che utilizzano le strutture fatiscenti degli oratori. I prezzi a settimana variano da 100 euro a circa 800 euro a iscritto. Una giornata tipo (dalle 8.30 alle 17.30 circa) prevede allenamenti, nozioni teoriche di calcio, momenti di socializzazione, pasti e merende, piscina (dove disponibile) e in alcuni casi perfino ore dedicate allo studio (compiti delle vacanze). Sarebbe meglio staccare e dare “ossigeno” ai bambini (e ai genitori) o al massimo (se è il bimbo a chiederlo) fargli fare una sola settimana di campo (possibilmente evitando di spendere cifre astronomiche). Credo che una pausa assoluta sia la scelta migliore, ma le sensibilità sono diverse. Adesso sono stanco. Sono un papà nel pallone. Vi racconterò altre storie alla prossima seduta.