mercoledì 28 febbraio 2018

Osservatori, cacciatori di talenti e cialtroni

Il mondo del calcio giovanile pullula di cacciatori di talenti, i cosiddetti “talent scout” o ancora “osservatori”. A volte si tratta di persone serie che, senza chiedere nessun compenso ai genitori, agendo già per conto di una o più società professionistica dietro retribuzione, individuano, seguono e poi contattano i giovanotti che scoprono seguendo ogni weekend decine di partite del settore dilettantistico o che si disputano nel campetto di qualche oratorio o perfino le partitelle in un parco pubblico. 
Spesso, purtroppo, si tratta di “commercianti” che, in cambio di qualche euro lavorano per strappare baby calciatori da una società dilettantistica e portarli altrove promettendo ai genitori l’impossibile. Nei casi più gravi chiedono anche “contributi” alle famiglie. In realtà, considerando che i talenti veri e propri non nascono come i funghi, l’obiettivo primario è fare numero e cassa a vantaggio di qualche società. Se il ragazzo è così bravo perché deve continuare a pagare l’iscrizione annuale, il trasporto (dove previsto) e tanto altro. 
Gli osservatori seri servono per fare selezione, ma spesso si tratta di gente squallida e pericolosa che gioca per proprio tornaconto con l’insana frustrazione di molti genitori che sperano di dare un senso alla loro vita attraverso l’ascesa calcistica del proprio pargolo.  (continua)

mercoledì 21 febbraio 2018

Offresi carriera calcistica a prezzi modici

Il calcio è diventato soprattutto business, una macchina da guerra per fare soldi a palate ed i contratti milionari dei calciatori professionisti sono solo la punta dell’iceberg. Grazie ad una sfera di cuoio riempita d’aria e presa a calci mangiano migliaia di persone e si muovono miliardi di euro. 
Non è esente il settore giovanile, dove tra l’altro si annidano non pochi pericoli come i furbetti che speculano sulle speranze di molti genitori di avere dei figli campioni. 
Ci sono quelli che in cambio di soldi riescono a fare avere al pargolo dei provini in società professionistiche, altri che se scuci dalle tasche qualche migliaio di euro (mica bruscolini) lo fanno andare avanti (se ha talento). 
Insomma, con i soldi puoi regalare a tuo figlio qualche opportunità di arrivare al professionismo, grazie a loschi personaggi senza scrupoli. Questo ovviamente è il lato oscuro e illegale che sta venendo fuori, anche grazie alle denunce di qualche genitore coraggioso e di qualche prima inchiesta giornalistica che ha già messo sull'attenti le autorità preposte a controllare. L’Italia si conferma un paese subnormale, da ogni punto di vista. (continua) 

mercoledì 14 febbraio 2018

Genitori, fatevene una ragione

In ogni modo, prima o poi finirà. Nel bene o nel male, ma finirà. Non mi sto riferendo alla vita che è una cosa abbastanza seria ma al calcio, alla dipendenza che devasta da sempre le sinapsi di genitori che credono di avere un figlio campione. Anni trascorsi a vedere un figlio crescere tra le palle, dai cinque anni fino all'adolescenza tra storie impossibili, crolli di nervi, speranze ed emozioni bellissime. Un giorno il ragazzo potrà smettere per tante ragione oppure continuare come semplice attività sportiva, ma in pochissimi (lo sappiamo tutti) arriveranno al professionismo. Perfino quelli che sono stati selezionati e allevati sin dalla tenera età nelle società professionistiche spesso e volentieri non raggiungono l’ambito traguardo. I papà nel pallone devono farsene una ragione. Anche nel calcio servono talento, testa e una buona dose di fortuna. E qualche volta un calcio in quel posto dove non batte mai i sole. Ci aggiorneremo alla prossima seduta.

mercoledì 7 febbraio 2018

Vietato improvvisare

Niente è mai come sembra. A volte il mister che appare serio, preparato e professionale si rileva una grande fregatura. Mentre quello a cui non daresti neanche 10 centesimi di euro alla prova dei fatti risulta un allenatore bravissimo da ogni punto di vista. Non è facile gestire dei ragazzi. E ogni errore si paga o si fa pagare a caro prezzo, soprattutto durante la delicata fase dell’adolescenza. Ecco perché pure nel mondo del calcio giovanile, sport particolarmente amato e seguito da migliaia di ragazzini, non è possibile improvvisare. (continua)