mercoledì 27 settembre 2017

Un genitore dietro le quinte

Da qualche settimana nella Soccer Kids ho iniziato la nuova esperienza di genitore “dirigente accompagnatore” della squadra. È troppo presto per esprimere giudizi. Sono diventato il “quarto uomo” del gruppo che supporta mister, vice allenatore, la squadra e ovviamente gli altri genitori.
La cosa buona è che adesso posso vedere le cose da un altro punto vista, da dietro le quinte. Per esempio, ho già scoperto quanto sia complicato mantenere un minimo di ordine e disciplina negli spogliatoi con ragazzi vivaci e grandi (fisicamente) da sembrare i nipotini di Hulk, trovare le parole giuste per rispondere alle richieste (a volte strane) di qualche genitore, compilare moduli necessari per ogni partita, controllare le scadenze dei certificati medici di ogni ragazzo e tanto altro ancora. E siamo solo all’inizio. (Continua)

mercoledì 20 settembre 2017

Un papà autolesionista

Cari amici di terapia, sono il papà di un ragazzo che gioca a calcio. Oggi ho cercato nel vocabolario la parola “autolesionismo” scoprendo che si usa per indicare “l'atteggiamento o il comportamento di chi agisce in maniera contraria al buon senso e ai propri interessi”. 
Mi sono riconosciuto al 100% in questa descrizione. Secondo voi è normale rischiare di peggiorare la propria situazione accettando una proposta indecente, quando da ben otto anni si vaga confuso e infelice nell’oscuro tunnel del calcio giovanile? 
Tra l’altro, correndo il rischio di compromettere questa terapia di gruppo via web, iniziata per stare bene e seguire il figlio aspirante calciatore senza troppi stress. Qual è la proposta? La società Soccer Kids mi ha chiesto per la nuova stagione di garantire un supporto come nuovo “dirigente sportivo”. 
Titolo ridondante che si traduce in “papà che si presta a dedicare ancora più tempo alla squadra in cui gioca in figlio svolgendo a titolo gratuito mansioni intellettuali ma soprattutto manuali con un ruolo di responsabilità”.  
Ci ho pensato un po’ e alla fine ho accettato. Essendo riconosciuto come un intellettuale, il mio compito dovrebbe essere soltanto quello di dare un supporto “burocratico”, occuparmi di procedure, documenti e scartoffie. Il tempo dirà se è stata una scelta giusta per vivere una nuova esperienza nel fantastico mondo del calcio giovanile o se invece puro e semplice autolesionismo. (continua)

mercoledì 13 settembre 2017

Che la stagione abbia inizio

Alla squadra di Luca è stato assegnato un nuovo mister. Non lo conoscevamo e di conseguenza, ogni bravo “papà nel pallone” ha subito iniziato a fare le necessarie ricerche per raccogliere informazioni utili sul suo conto. 
Nessuno si accontenta del profilo scarno che fornisce la società. Bisogna sapere di più. Chi è, che cosa ha fatto, se è stato un giocatore, dove si è formato, l’andamento di precedenti esperienze. Ma anche qualcosa sulla vita privata. 
Diventa importante sapere ogni cosa, tracciare un identikit dettagliato dell’uomo che allenerà i ragazzi della Soccer Kids, con cui si trascorreranno 10 mesi intensi tra allenamenti, campionato, tornei e amichevoli varie. 
Il mister si chiama Antonio, 42 anni, è stato un giocatore professionista (è arrivato alla Serie B), ha già allenato con successo altre squadre, è serio e pretende tanto sia solo il profilo atletico sia comportamentale. È sposato con una donna inglese ed è padre di due figlie. Si può fare. Ci aspetta un altro anno di tunnel. Che la stagione abbia inizio. Intanto, vi saluto, alla prossima seduta.

mercoledì 6 settembre 2017

Testa e gambe per andare avanti

L’inizio del campionato è sempre preceduto da settimane ricche di tornei e amichevoli e soprattutto da un intenso programma di allenamenti, spesso di sei giorni su sette per un mese di fila. 
Senza tregua si passa dalla montagna o dalla spiaggia al campo di calcio. Alcune società, pur trattandosi di realtà dilettantistiche, organizzano perfino dei ritiri in località ad alta quota di una settimana (a carico dei genitori, ovviamente), che servono a ricompattare le squadre. 
Alcune squadre vengono completamente stravolte, altre invece solo modificate aggiungendo o togliendo qualche elemento allo scopo di rafforzarle come è accaduto per la Soccer Kids di Luca. 
Si inizia a fare sul serio, 11 giocatori in campo, convocazioni per ogni partita, stop al minutaggio uguale per tutti. È il primo passo verso l’agonismo. Vedremo. Alla fine sarà il campo a decidere chi avrà testa e gambe per andare avanti. (Continua)