lunedì 3 giugno 2013

Mamma Tsunami allo stadio

La mamma è sempre la mamma ma quando è esperta nel provocare risse meglio perderla che trovarla. Tsunami vista da lontano, seduta sulle gradinate con le gambe unite e i capelli raccolti a coda con un elastico rosa, all'inizio sembrava una perpetua, una creatura insignificante come un pasto insipido. È bastato il fischio di inizio gara per vederla trasformare in un mostro, agitarsi e urlare tutte le cattiverie possibili contro i bambini della squadra avversaria e contro i loro genitori seduti a poca distanza da lei. È stato come vedere versare un tanica di benzina sul fuoco. Le prime partite sono andate bene. La pazienza dei presenti ha prevalso evitando il peggio ma quando la squadra del figlio di Tsunami è stata battuta e pesantemente due volte di seguito è iniziata la tragedia. (continua).

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