mercoledì 9 gennaio 2013

Parte 3 - La rivelazione


Adesso ascoltatemi bene. Al secondo anno la situazione è peggiorata. Sto seduto tranquillo ad aspettarlo nello spogliatoio. A un certo punto entra l'allenatore e chiede a voce alta: "Chi è il padre di Luca?". Salto in aria e subito rispondo alzando la mano come a scuola: "Sono io, è successo qualcosa al bambino?”. Nello spogliatoio scende il silenzio, tutti gli altri genitori hanno gli occhi puntati su di me.  Premessa: di solito durante l'attesa leggo un giornale, loro invece esaltano le doti calcistiche dei bambini come se fossero campioni del mondo in provetta. Torniamo all'allenatore. Mi poggia una mano sulla spalla e dice a voce alta: "Suo figlio è sprecato per il minicalcetto. È molto dotato. Ha talento, lo iscriva subito a una società calcistica anche se è ancora piccolo. Non perda tempo, mi creda". Rimango zitto anche se in mente mi ripeto: "Ma come? Ma quando? Ma che cazzo!". Mi riprendo e rispondo: "Bene, grazie. Valuterò cosa fare". Sono uscito dallo spogliatoio rosso in faccia e anche un po' sudato perché gli altri genitori hanno iniziato a guardarmi come se avessi compiuto atti osceni in luogo pubblico. Invece, di essere contento sono stato assalito da mille pensieri.  (continua)

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