giovedì 24 gennaio 2019

Turpiloquio estremo come metodo educativo

Ciao, mia chiamo Greg e sono il padre di Luca, un ragazzo di 14 anni che gioca a calcio. Il 2019 è iniziato con una grottesca lezione di vita. 
Delle persone illuminate mi hanno spiegato, trattandomi come un appestato rompiscatole, che il turpiloquio estremo a sfondo sessuale, la scoreggia libera e le urla di un allenatore nei confronti di giocatori minorenni servono a creare empatia, fare squadra e ottenere migliori prestazioni. Poi con un colpo di cultura a basso costo hanno aggiunto dandosi un tono che comunque “il fine giustifica i mezzi”. 
Pertanto, non mi devo scandalizzare di questo innovativo metodo educativo – sportivo e poi tutto quello che succede nello spogliatoio, ma proprio tutto, deve rimanere nello spogliatoio. Ho risposto che non sono d’accordo e come me la pensano educatori, psicologi ed esponenti delle Forze dell’Ordine ma per gli illuminati non ha importanza. 
Ecco perché nel mondo del calcio giovanile servono urgentemente delle commissioni di controllo. Ed i genitori devono stare più attenti e segnalare comportamenti scorretti, personaggi sopra le righe, metterci la faccia anche al costo di avere ritorsioni. Altrimenti, anche nel calcio giovanile, come accade nelle storie di mafia, prevale lo spirito di omertà. (continua)

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