venerdì 3 gennaio 2014

L’invidia è una dimostrazione d’inferiorità

I genitori “seminatori di zizzania” hanno la faccia come quella parte del corpo dove non batte mai il sole. Seguendo da diversi anni mio figlio Luca, purtroppo ho incontrato numerosi e variopinti esemplari di questa specie. Ricordo una coppia che agiva in maniera sistematica contattando singolarmente ogni singolo genitore per sparlare qualcuno e mettere uno contro l’altro. A loro non va bene niente. Fanno a pezzi tutto criticando, in ordine: la società, il programma di allenamento, la qualità della struttura e dei servizi, cosa fanno gli altri genitori, il ruolo dei dirigenti e quello del mister, come sono messi in campo i giocatori, i minuti giocati dal figlio e dagli altri baby - calciatori, i bambini che emergono, le previsioni del tempo e perfino la possibile esistenza di Dio. Credo che a muoverli sia l’invidia e questo sentimento è una dimostrazione d’inferiorità (soprattutto intellettiva). Vogliono cadere sempre in piedi anche di fronte alle loro contraddizioni evidenti. Loro possono fare quello che vogliono e senza chiedere il permesso, a differenza degli altri. Ne ricordo uno che, nonostante l’età avanzata e una presunta maggiore sapienza, era riuscito a provocare nell'arco di poche settimane due risse tra i genitori della squadra. Tutto questo è stressante ma come vi ho già raccontato il calcio giovanile ha la bellezza di mettere insieme gente così diversa che probabilmente, fuori dal campo di gioco, insieme non prenderebbe neanche un caffè. È dura ma bisogna stringere i denti e andare avanti anche quando i seminatori di zizzania riescono ad avvelenare il clima o a ingigantire a dismisura qualche evento spiacevole. Adesso sono stanco. Vi racconterò altre storie alla prossima seduta.

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