Il tifoso mezzo uomo, mezzo scimmione, non si era ancora calmato. Non trovandomi più a tiro ha puntato l’arbitro, colpevole a suo avviso di avere penalizzato la squadra del figlio. Non gli è bastato avere quasi provocato una rissa. Ha di nuovo perso la testa. Al giudice di gara ha detto l’impossibile, perfino parole (molto probabilmente offese) in una lingua a me sconosciuta. Poi si è attaccato alla rete iniziando a scuoterla con forza e a urlare. Un animale, una bestia furiosa. La partita è stata sospesa per un quarto d’ora dall'arbitro che ha chiesto espressamente di allontanare l’esagitato dal campo, se necessario anche con l’intervento delle forze dell’ordine. Altrimenti avrebbe assegnato la partita a tavolino alla squadra della Soccer Kids. Diversi genitori e dirigenti della società si sono offerti volontari per convincere bonariamente lo scimmione ad andare via. Non è servito a nulla. I ragazzini hanno seguito tutta la grottesca situazione restando immobili in mezzo al campo, vicino ai loro allenatori. Poi uno di loro si è staccato dai compagni per raggiungere la rete. Con gli occhi lucidi e balbettando si è rivolto allo scimmione e gli ha detto: “Adesso basta! Ti prego papà! Ti prego, lasciaci giocare in pace. Stiamo già perdendo se fai così potrà andare solo peggio”. Quell'essere minaccioso ha scosso la testa e senza emettere più un suono si è diretto barcollando a destra e a manca verso l’uscita dello stadio. Le squadre hanno così potuto riprendere il gioco e terminare la partita. Un’altra brutta giornata di cattivo calcio giovanile ma sempre e solo per colpa degli adulti. Una giornata da cancellare. Non ho più voglia di parlare, vi racconterò altre storie alla prossima seduta.
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