Ciao, mi chiamo Greg e sono il padre di un bambino che gioca a calcio. In questa seduta terapeutica vorrei parlarvi di un altro trauma che spesso colpisce il genitore inconsapevole (che è entrato suo malgrado nel mondo del calcio giovanile). Ci sono delle creature di varie forme che si manifestano negli spalti dei centri sportivi, non solo in occasione delle partite. A volte sembrano inoffensive. Nei modi di fare, parlare e vestire. Addirittura ricordano tanto certe perpetue del profondo Nord. Altre invece appaiono subito trasgressive, cloni di star televisive dedite a eccessi. Non fatevi ingannare. Le più pericolose sono sicuramente le prime. Sto parlando delle mamme che seguono i loro pargoli aspiranti calciatori. Le mamme che non si contengono, dicono sempre la parola di troppo e innescano pericolose scintille. Non ha importanza se la categoria è quella dei piccoli amici. Il buonsenso dovrebbe prevalere sempre. Nessuno, per esempio, rischierebbe di accendere un fuoco all'interno di magazzino di esplosivi. Queste mamme lo fanno un attimo dopo il fischio d’inizio di una partita e scatenano l’inferno. (continua)
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