domenica 30 marzo 2014

Fare squadra fuori dal campo

Avere un figlio che gioca a calcio significa anche imparare ad aprirsi di più, convivere non solo “obbligatoriamente” per ore con estranei in occasione di allenamenti, singole partite o interminabili tornei. La cosa migliore è cercare di instaurare un “minimo sindacale” di rapporto sociale, anche quando ci sono genitori che manifestano un’insana tendenza a creare dissapori. 
Nei giorni scorsi con altri papà abbiamo attentamente osservato i genitori di una squadra vicina alla nostra, il loro campo non solo ci appare più verde del nostro ma ci sorprende il buon livello di socializzazione che hanno raggiunto. 
Ai nostri occhi sembrano andare tutti d’amore e d’accordo e questo non può che riflettersi positivamente sui loro ragazzi. Forse esagerano un pochino, ma come “genitori nel pallone” sono riusciti a fare squadra anche fuori dal campo organizzando momenti conviviali, feste e perfino delle gite fuori porta. (Continua)

Nessun commento:

Posta un commento