Ciao mi chiamo Greg e sono il papà di un bambino che gioca a calcio. Sono reduce da un week end da dimenticare. In occasione della partita di campionato degli adulti hanno di nuovo toccato il fondo. Un gruppo di genitori molto cafonal della quadra Tempesta ha passato il tempo a coprire di insulti i nostri ragazzi e tentato di scatenare più volte la rissa tra gli spalti.
La Soccer Kids per la terza volta in poche settimane ha incontrato la Tempesta, che ha sempre perso e anche male. Forse per l’eccessiva voglia di rivalsa, i genitori sono arrivati in campo incattiviti e tesi come elastici, con l’unico obiettivo di vincere ad ogni costo e con ogni mezzo.
L’ho capito subito incrociando i loro guardi e sentendo il modo aspro con cui genitori e dirigenti si rivolgevano ai loro ragazzi in procinto di entrare nello spogliatoio per cambiarsi.
Prima che iniziasse la partita ho preferito allontanarmi per mettermi da solo vicino alla rete, cercare di seguire in santa pace il gioco e vedere da vicino il mio piccolo Luca. Non è servito a nulla. (Continua)
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