Arriva l'estate e il saggio di fine anno. Le tribune del campo sportivo sono stracolme di genitori, nonni e parenti fino alla settima generazione. Urlano e fischiano. Sono tecnologicamente attrezzati con telecamere, macchine fotografiche dotate di zoom ultra professionali. I bimbi entrano in campo. Luca batte la palla, pochi minuti e inizia a dribblare gli avversari, si avvicina alla porta, tira e infila un goal all'incrocio dei pali. Lo spettacolo continua e ne segna altri sei di fila, sembra un giocatore di serie A che gioca contro la squadra dell'asilo. Non ho più dubbi. Dopo qualche giorno lo iscrivo in una società calcistica nella categoria "Piccoli Amici". È in questo modo che è iniziata la dipendenza, in modo passivo come il fumo della sigaretta altrui. Anno dopo anno ho provato mille emozioni, positive e negative. Mi fermo qui. Sono stanco e confuso, sono un papà nel pallone. Continuerò a raccontarvi questa storia alla prossima seduta.
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