mercoledì 28 giugno 2017

Il mercato delle vacche

Cari amici di terapia, sono un papà di un ragazzo che gioca a calcio. È arrivata l’estate e bisogna sbrigare le pratiche per la prossima stagione, partecipare a qualche riunione, portare i giocatori a qualche allenamento straordinario che serve esclusivamente per provare i nuovi arrivati. 
Ma questo è anche il periodo delle lunghe telefonate: da una parte il culmine del mercato delle vacche in cui le società cercano di strapparsi a vicenda i ragazzi migliori; dall'altra genitori e figli stanchi che hanno voglia di cambiare aria o nei casi più critici di fuggire via perché sono stati trattati male o perché i mister non ha bene compreso il loro talento di futuri campioni del pallone. 
Anche il mio cellulare è diventato bollente da qualche mese. Ti chiamano dirigenti di altre società direttamente o tramite qualche genitore che ti conosce per farti le solite domande: «Come si trova il tuo ragazzo nella Soccer Kids? Sei sicuro che lo stanno allenando bene? Non ti interesserebbe portarlo con noi? Abbiamo un programma di alto spessore professionale che può fare solo bene a tuo figlio che è davvero molto bravo. Lo seguiamo da tempo…». 
Il punto è che oramai i ragazzini sono cresciuti e in questi anni di dipendenza di calcio giovanile noi genitori ne abbiamo visti di tutto i colori. Non ci caschiamo più. Adesso una società di calcio si lascia solo per motivazioni serie, come una proposta valida da una professionistica e/o per trovare nuove motivazioni se per qualsiasi ragione si sono perse. (continua)

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