domenica 6 aprile 2014

Sognando la Serie A

Ciao mi chiamo Greg e sono il papà di un bambino che gioca a calcio. In questo periodo come sentivo dire una volta sono più confuso che persuaso. Questo accade quando mi trovo in una situazione poco comprensibile su cui poi il cervello inizia a lavorare per fare chiarezza. In questi anni di dipendenza dal pallone dietro mio figlio Luca ho visto proliferare un numero infinito di scuole calcio. È chiaro che sono prima di tutto un business anche in tempi di crisi, anzi sono in continua crescita perché riescono a coinvolgere ovunque migliaia e migliaia di ragazzini che sognano di diventare professionisti. Sono i potenziali Candreva, Immobile, Cerci o Marchisio del futuro. Loro ci credono ma i genitori di più. Ed è proprio su questo sogno che spesso si fa leva per fare funzionare “economicamente” le scuole calcio. Tutto legittimo, purché queste strutture garantiscono serietà e competenza, per consentire ai ragazzini che hanno qualche potenzialità di crescere e coltivare un sogno secondo sani principi sportivi ed etici. Non è sempre così, purtroppo. (Continua).

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