Le cose si complicano e non poco quando il mister, per diverse ragioni, si schiera con un gruppo di genitori, anziché mantenere il suo importante ruolo di educatore super partes. Iniziare a frequentarne i membri in privato e casualmente anche a favorirne i figli in campo, per esempio facendoli giocare più degli altri o comunque valorizzandoli a prescindere. Quello del calcio giovanile è davvero un circo grottesco dalle mille sorprese. Mi vengono in mente i gruppi patinati dei genitori facoltosi, alcuni sempre con abiti griffati anche nelle situazioni meno opportune. Altri che invece ricordano tanto certi personaggi ricchi e buzzurri delle pellicole cinematografiche di Carlo Verdone o dei fratelli Vanzina. Sono questi ultimi che per conquistarsi le simpatie del mister, non lesinano favori, regali e cene in ristoranti di lusso. È la forza del denaro bellezza! E poi ci sono quelle poverette che, calpestando la propria dignità di donna e di madre, non esitano a provocare anche con imbarazzanti allusioni il mister, anzi qualcuna si spinge oltre pur di ottenere qualche favore in campo per il figlio. In fondo si tratta dell’antico e infallibile metodo utilizzato perfino dalla mamma di Forrest Gump. Accade anche nei campi di calcio, dove a giocare ci sono soltanto degli ignari ragazzini. Alla prossima seduta
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