L’estate è finita in un baleno. Non c’è stato neanche il tempo di gustare fino in fondo le giornate trascorse in riva al mare, spesso con in mano una buona birra artigianale e in buona compagnia. Il calcio per la prima volta non ha concesso tregue.
Luca durante le vacanze ha dovuto seguire un intenso programma giornaliero di preallenamento. Tutto questo perché la sua squadra deve disputare un competitivo campionato regionale. I primi giorni, come hanno fatto altri papà nel pallone, ho tentato di seguirlo per fargli compagnia e motivarlo ma è impossibile stare dietro a questi mostri di 14 anni, a questi ragazzini che sembrano colossi.
È stato un piacere vederlo correre allenarsi con impegno lungo la spiaggia o sulla pista ciclopedonale che attraversava una scogliera mozzafiato. E non era solo, bensì sempre circondato da tanti sportivi, soprattutto tante bellissime ragazze.
Lo ammetto. Il dubbio è venuto anche a me. Il boy che è in piena tempesta ormonale adolescenziale si è allenato molto volentieri ogni giorno perché ne aveva veramente voglia o perché ha trovato un’altra motivazione, scriviamo in maniera soft “il possibile sviluppo di relazioni sociali con organismo pluricellulare di sesso opposto”?
In ogni modo, ha fatto il suo sporco dovere di calciatore e il primo giorno della ripresa ufficiale degli allenamenti si è presentato in formissima, pronto a iniziare la sfida regionale. (continua)
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