Lo sport aiuta i ragazzi a confrontarsi, a uscire dal mondo virtuale della play station e dei dispositivi elettronici. Permette di svolgere attività fisica, misurarsi dal vivo con i coetanei, mettersi in gioco e in ogni senso.
Anche in questo caso il ruolo degli adulti è fondamentale, a partire dai genitori arrivando al presidente della società passando per l’allenatore che è la figura più delicata. È lui a essere sempre al centro del mirino, soprattutto quando il gioco si fa duro. I ragazzi della Soccer non sono più bambini ma ragazzini in preda alle tempeste ormonali. Deve farsi rispettare, inculcare le regole e lo spirito di squadra. Non è più obbligato a fare giocare tutti garantendo uguali minutaggi. Si è fatto un primo passo verso il mondo del calcio agonistico, quello dei grandi.
Gioca chi si allena meglio e chi non salta gli allenamenti ma anche il comportamento ha un ruolo fondamentale. Basta pensare a diversi giocatori della Serie A italiana, campioni talentuosi che per immaturità e comportamenti sbagliati hanno bruciato la loro carriera. Come ha detto il mister della Soccer si inizia a lavorare dentro la testa, se non c’è quella, si butta alle ortiche tutto il resto. (continua)
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