Un attimo
dopo il fischio finale dell’arbitro che ha decretato la vittoria della Soccer,
negli spalti è scoppiato il finimondo: da un lato le urla di gioia dei genitori
dei vincitori, dall'altro le urla rabbiose degli sconfitti contro l’arbitro, il
governo ladro e il creatore dell’universo.
Ancora una volta a passare il segno
è stato il solito papà furioso della Superba, squadra già affrontata e
sconfitta la mattina. Un uomo sui 45 anni, corpulento, palesemente
ubriaco e fuori controllo, che ha puntato Marco, un ragazzo di 18 anni e fratello
maggiore di un compagno di squadra del mio Luca.
«Imbecille che cosa festeggi,
avete vinto solo grazie all'arbitro. Devi stare zitto, vergognati. Ora ti
spacco la faccia», gli ha detto l’uomo che poi in un attimo si è avvicinato al
ragazzo per dargli una testata. Marco, che è un campione di arti marziali, l’ha
schivata ed istintivamente per difendersi gli ha dato un pugno centrandolo in
pieno viso.
L’ubriaco ha vacillato un attimo prima di cadere svenuto a terra
con il naso sanguinante e probabilmente anche rotto. Un’altra scena pietosa e
per fortuna senza altre conseguenze negative. I genitori di entrambe le squadre
questa volta hanno collaborato. Un gruppo ha allontanato Marco, un altro ha
soccorso il papà sanguinante che dopo qualche minuto si è ripreso ma non
urlava più. Dopo le docce dei ragazzi finalmente tutti a casa. Ci aggiorniamo
alla prossima seduta, cari amici di terapia.
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