lunedì 17 febbraio 2014

Alzati e gioca, cadavere!

Il punto più basso della partita si è toccato quando un giocatore della CVS ha ricevuto una pallonata in pieno viso. Si è accasciato sul campo e tutti sono andati a soccorrerlo, per assicurarsi che non si fosse fatto nulla. In questo caso, qualunque cosa succeda in campo, si usa versare sul punto di dolorante un poco di acqua come se avesse qualche  proprietà terapeutica miracolosa. Niente di grave per il bambino, ma oltre al dolore per la pallonata ha dovuto subire anche lo sfogo folle del padre che gli gridava dagli spalti: “Sei un cadavere! Alzati subito e continua a giocare. Sbrigati cadavere”.  Anche gli altri genitori hanno fatto la loro sporca parte e ad ogni sbaglio dei loro figli, giù con una pioggia di rimproveri conditi con pesanti epiteti. Questi giocatori della CVS sono andati a casa con la testa bassa, dispiaciuti di aver preso 21 goal ma soprattutto di essere stati umiliati dai propri genitori. Il più gentile della mandria di adulti dopo la partita si è limitato a dire: «Sono dei cani morti. Altro che partite e perdite di tempo, gli dobbiamo dare un pallone per andare a giocare nel parco sotto casa”. Forse sarebbe meglio per loro perché avere dei genitori così cerebrolesi deve essere un peso non indifferente da sopportare nella vita. Vi racconterò altre storie alla prossima seduta.

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