La stagione volge al termine. E anche nella squadra di mio figlio c’è chi parte e chi arriva. Gli osservatori sono alla costante di ricerca di nuovi giocatori da inserire nelle proprie squadre, possibilmente dotati di un minimo di livello tecnico su cui poter lavorare.
Più avanti si va, più il gioco si fa duro e bisogna attrezzarsi per essere mediamente competitivi. Ogni giocatore sarà chiamato a fare la sua parte al servizio della squadra, con più professionalità, come maggiore senso di responsabilità.
A 12 o a 14 anni, i nostri figli, sono già giocatori dalla stazza imponente e con un discreto bagaglio tecnico. Sul campo non è più come agli esordi. Si lotta, si fanno e si subiscono falli, si gioca con una mentalità diversa.
Si seguono schemi, si gioca per vincere o comunque per uscire dal campo a testa alta. E i papà nel pallone più recidivi continuano a stazionare nervosamente nelle tribune vedendo i figli crescere sull'erba. (continua)
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