mercoledì 10 gennaio 2018

Un toro impazzito in campo

Sono Greg, il papà di un ragazzo che gioca a calcio. Ci lasciamo alle spalle le festività natalizie, in cui il piccolo pazzo mondo del calcio giovanile ha fatto la sua sporca e grassa brutta figura. 
A ridosso della vigilia di Natale è stata disputato un triangolare, un torneo amichevole organizzato per tenere in “forma” i ragazzi e rimediare in parte ai bagordi del periodo. Sulla carta tutto tranquillo ma sin dai primi calci al pallone si è intuito che qualcosa non sarebbe andata nel verso giusto. 
Il ruolo di arbitro è stato affidato, tra pacche sulle spalle e sorrisi di plastica, a uno dei dirigenti delle tre società coinvolte. Ma subito il pubblico formato da prevalentemente genitori, nonni, combattenti e reduci di guerra ha iniziato a rumoreggiare per le scelte dell’improvvisato giudice di gara, il quale in più occasioni ha perso la pazienza facendo anche brutti gesti verso le tribune. 
Il clima si è surriscaldato. In realtà, non stava arbitrando male ma tutti i parenti degli aspiranti calciatori sono nel pallone e basta poco per esprimere rabbia repressa nei meandri più scuri del loro stomaco, probabilmente sin dall'infanzia. 
Ad un certo punto, il mister di una delle squadre in campo, in completo sportivo rosso fuoco ha sbagliando iniziato anche lui a inveire contro l’arbitro. Adesso non so se la colpa è stata del colore sgargiante del suo abbigliamento, dall'improvvisa dipartita dei pochi neuroni presenti nel cervello, ma l’arbitro lo ha puntato e fissato con rabbia per qualche secondo. 
Poi come un toro impazzito ha iniziato a corrergli incontro a testa bassa. Il mister è rimasto paralizzato fino a quando gli è arrivata una testata in pieno volto così violenta che lo ha fatto rimbalzare all'indietro. Naso fratturato e inevitabile conseguenze. È stata proprio un’amichevole da dimenticare, un altro cattivo insegnamento per i ragazzi. (continua) 

Nessun commento:

Posta un commento