Nei prossimi giorni con Luca, la sua squadra e il resto della banda di pazzi dei genitori, finiremo sequestrati per un’intera giornata presso un campo sportivo vicino a Brusson, per disputare un torneo. Fervono i preparativi e anche gli allenamenti della squadra sono stati intensificati.
Non li seguo più come una volta, sono quasi riuscito a disintossicarmi e per essere sincero mi diverto di più quando guardo mio figlio giocare a pallone con i suoi compagni di classe e altri amici nel parco. Mi diverto perché lui e gli altri mi sembrano più liberi di esprimersi, di scambiare qualche battuta, di calciare per ore senza pressioni fino ad arrivare a fare delle giocate bellissime.
Poi sono momenti in cui si confrontano ragazzi di età e società calcistiche diverse, al solo scopo di divertirsi. Più il tempo passa, più raramente si incontra qualcuno di loro che non ha talento. Chi continua a giocare a pallone sale ogni anno di categoria. Il campo rileva sempre la verità e segna il destino di ognuno. Ma sarebbe bello poter vedere giocare i nostri ragazzi sempre con tranquillità, portare qualche sorriso del parco anche in campo, pur non perdendo la concentrazione necessaria. Adesso devo andare via. Ci aggiorneremo alla prossima seduta.
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