Ciao mi chiamo Greg e sono il papà di un bambino che gioca a calcio. Amici di terapia siamo giunti al giro di boa: è terminata la prima parte della stagione 2016 - 2017 e tutte le società sportive si preparano a festeggiare il Natale. Gli impegni sportivi si stanno esaurendo e poi inizierà lo stop di alcune settimane senza allenamenti e senza partite. Ragazzi e genitori potranno riprendere fiato. Il natale oramai è alle porte e ogni società di calcio che si rispetti organizza un incontro con tutte le famiglie, dirigenti, mister e i propri atleti per il tradizionale scambio di auguri. In questa occasione, a ogni ragazzo è consegnato un piccolo dono che può essere un panettone, un calendario o qualche indumento sportivo (vanno per la maggiore cappellino, sciarpa o scalda collo). Lo scambio di auguri nel 99% dei casi si svolge di sera e all’aperto. Ogni volta vedere centinaia di ragazzini sul campo è come osservare un esercito di pinguini su una lastra di ghiaccio. I genitori congelati sugli spalti, un microfono che gracchia uno dopo l’altro il nome di ogni ragazzo, squadra per squadra, affinché si avvicini al banchetto per stringere la mano del presidente, sorridere e ritirare il regalo di natale. E poi via di corsa verso il caldo focolare domestico. Oltre all'evento ufficiale, però, ogni squadra organizza la sua cena natalizia, un appuntamento immancabile. (continua)
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