La Soccer Kids può farcela. La finale è a portata di mano e la tensione sale. Il caldo è micidiale e in campo si fatica non poco. Qualche genitore esagera: “Muoviti, sei fermo! Non puoi giocare così! Scatta adesso! Tira, corri, forzaaaaa”. Nessuna pietà. Cari amici di terapia i genitori di bambini che giocano a calcio non hanno nessuna pietà. Sono cattivi e frustrati dentro. Se ne fottono dello sport come momento di crescita condivisa. Vogliono che la squadra del figlioletto vinca e basta. Le parole d’ordine sono: correre, segnare ed esultare. Altre alternative non sono concesse. Ho visto genitori dopo una “terribile” sconfitta prendere a parolacce il proprio figlio: “Sei peggio di un cane morto. Se non sei capace di giocare lascia stare il pallone e datti alla danza, femminuccia”. La pressione di certe tipologie di genitori, probabilmente con carenza grave di neuroni, è qualcosa che lascia senza parole. (continua)
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