Ciao, mi chiamo Greg e sono il padre di un bambino che gioca a calcio. L'estate tarda ad arrivare ma vi
posso assicurare che nelle poche giornate di tempo stabile il sole picchia che è una bellezza.
La temperatura passa nel giro di qualche ora dai 14 ai 30 gradi e per i bambini stare in campo diventa ancora più difficile. Stanno disputando le ultime partite. Solitamente loro e gli avversari giocano bene i primi 15 minuti, poi iniziano a rallentare e a sudare vistosamente come se avessero ricevuto delle secchiate d'acqua in faccia.
A molti genitori seduti comodamente sugli spalti, all'ombra e magari con in mano una granita o una lattina di birra gelata, non frega niente del caldo e incitano con foga i piccoli a darci dentro. I giocatori ci provano ma non c'è niente da fare, anzi a tratti sembrano muoversi a rallentatore. Stanno in piedi solo perché in gioco c'è l’accesso alle finali del torneo. (continua)
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