La scorsa settimana la squadra di Luca ha disputato una partita. È finita con un pareggio (2 a 2) interrompendo così una lunga serie di vittorie. Dopo qualche giorno una delle mamme si è avvicinata e facendo una faccia truce mi ha confidato: “Non sono stata bene. Il pareggio della squadra non mi ha fatto dormire per due notti di seguito. Pensa come starei in caso di una sconfitta”. L’ho guardata con gli occhi sbarrati e la bocca aperta, come se avessi davanti una creatura mostruosa di un altro pianeta. Le ho solo risposto di riprendersi e di non preoccuparsi. Avrei voluto aggiungere di farsi controllare con urgenza il cervello da uno specialista ma sarei stato un tantino eccessivo. Meglio evitare e andare avanti. Tutto questo è sconvolgente ma Luca si diverte, corre dietro al pallone ed è il bambino più felice del mondo. Ed io non posso farci nulla. Alla fine per resistere mi sono affidato a voi, a questa terapia di gruppo. Sono un papà nel pallone. Continuerò a raccontarvi queste storie alla prossima seduta.
Nessun commento:
Posta un commento